La diocesi di Torino ha avviato la sperimentazione della suddivisione del territorio in Unità pastorali nel 2003.
Per Unità pastorali si intendono più parrocchie, e tutte le altre presenze ecclesiali sul territorio quali sacerdoti, diaconi, religiose/i, laici, movimenti, associazioni o gruppi che collaborano continuando ciascuna a rimanere tale. Nessuna è soppressa ma ognuna è valorizzata proprio in forza della ricchezza che viene dalla diversità di storia e di vita di ognuna.
Il tutto avviene sotto la guida di una équipe presieduta da un sacerdote moderatore, ossia un coordinatore delle varie attività nelle quali si possano attivare ministerialità diverse (il sacerdote moderatore attiva alcuni – confratelli, diaconi, religiose, religiosi e laici già impegnati nelle parrocchie o in associazioni, movimenti, gruppi presenti sul territorio – a servizio di tutti , vale a dire della gente che abita il territorio).
Il fine è quello «di costruire insieme un’efficace comunità missionaria dando vita a “un gioco di squadra pastorale”, che renda visibile il dono della comunione e missione trinitaria nell’evangelizzazione del territorio, ossia con e per persone che vivono una realtà culturale sociale, religiosa e istituzionale – non solo o primariamente geografica – con tratti di storia simili o assimilabili.
Dell’Unità Pastorale 33 Torinese fanno parte le parrocchie di Cafasse, Fiano, Monasterolo, Robassomero, Vallo Torinese e Varisella.
(dal vademecum per la sperimentazione “La chiesa torinese verso il futuro”, cfr sez. Documentazione storica)
Il sito dell’Unità Pastorale è in costruzione. I dati contenuti sono solo di esempio ed, al momento, non totalmente attendibili

